Toscana Week End

Weekend on the road tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia: l’itinerario completo

Itinerario Val di Chiana e la Val d’Orcia


Abbiamo trascorso un weekend immersi nella Toscana, la nostra regione preferita (al momento!).
Se vuoi percorre un on the road immergendoti in paesaggi mozzafiato, tra le piccole città medievali e in luoghi incantevoli, allora questo articolo fa per

Itinerario Val di Chiana e la Val d’Orcia

Montepulciano: la Perla del Cinquecento

Itinerario Val di Chiana e la Val d’Orcia

La nostra prima tappa è cominciata in Val di Chiana, nella città non città (come piace definirla a Gio) di Montepulciano.
A noi ha ricordato parecchio Siena, ma in versione più piccola e meno affollata, cosa super apprezzata!
Passeggiare tra le sue vie dai mattoni arancioni, visitare le sue mille chiesette e palazzi rinascimentali e assaggiare il suo Vino Nobile è stata davvero una scoperta.

Itinerario Val di Chiana e la Val d’Orcia

Cosa vedere e cosa fare a Montepulciano: il nostro itinerario

Dopo aver parcheggiato la macchina a queste coordinate
43,10065° N, 11,78575° E
prosegui per la strada che porta in centro e se vuoi lasciarti ispirare ecco cosa abbiamo visto:

– il Santuario di Sant’Agnese, in cui è possibile vedere le reliquie della Santa;
– al posto di entrare nella Porta al Prato, abbiamo proseguito per Via di Ciliano per immergerci tra le casette;

Itinerario Val di Chiana e la Val d’Orcia

– siamo poi sbucati vicino a Palazzo avignonesi, mi raccomando fermatevi a vedere le sue lapidi (mattonelle) tutte diverse tra loro;
– proseguendo siamo entrati nella Chiesa di Sant’Agostino, vicino alla quale puoi trovare la Torre dell’orologio o di Pulcinella;
– non poteva mancare una corsa in stile “Bella di Twiligth” sotto l’antica porta cittadina;

– seguendo le indicazioni siamo arrivati in Piazza Grande, circondata dalla Cattedrale e il suo campanile, Palazzo Contucci, Palazzo Nobili-Tarugi, Palazzo del Capitano del Popolo e il Pozzo dei Grifi;

– per pranzo ci siamo fermati presso la Cantina Ercolani, in cui abbiamo fatto una degustazione completamente gratuita in una location insolita.
– la nostra gita a Montepulciano si è conclusa con una visita al Tempio di San Biagio, una chiesa rinascimentale mastodontica che dà su una visuale a dir poco fantastica.

Pienza

Ci siamo poi spostati a Pienza, una piccola città medievale che offre una vista mozzafiato sulla Val d’Orcia e in cui si possono trovare resti di case medievali, viette dai mille fiori, negozi di artigianato e cibo locale: noi impazziamo per tutto ciò, e se anche tu adori scovare angoli nascosti e perderti tra le vie di questi borghi incantevoli, Pienza fa assolutamente al caso tuo!

Se vuoi lasciarti ispirare, in questo articolo troverai 4 spot super instagrammabili dove poter fare una foto ricordo!

Cappella della Madonna di Vitaleta

Inserisci nel navigatore il nome della Cappella e segui le indicazioni, a un certo punto dovrai lasciare l’auto nel parcheggio che trovi lungo la strada, per poi proseguire per dieci minuti a piedi.

La cappella è stata edificata nel 1884 e inaugurata l’anno successivo. Sorge sul sito di un precedente santuario per volere dell’allora proprietario del fondo, il quale voleva che fosse una cappella votiva a Giuseppe Partini, attivo esponente del Purismo Senese.

Purtroppo, quando siamo arrivati abbiamo scoperto che c’era un matrimonio, quindi non siamo potuti entrare, ma il panorama ha comunque ripagato tutto, perché ci siamo trovati proprio in mezzo alle crete senesi e a parole non riusciamo ad esprimere tutte le nostre emozioni, quindi ti lasciamo qualche scatto per provare ad immaginarle!

Dove dormire e mangiare

Per concludere il nostro primo giorno, abbiamo scelto di pernottare al Santa Caterina Hotel & Bike, a Chianciano Terme.

L’abbiamo trovato molto economico, con personale super accogliente e un’abbondante colazione a buffet diversa dal solito: provare per credere!

Per cena, invece, abbiamo voluto fare due passi e mangiare presso L’Hostaria Il Buco: un’osteria un po’ nascosta (da qui il nome) che offre un ambiente raffinato ma con quella sensazione di sentirsi a casa e che ti delizia con piatti tipici e artigianali.

Infine, possiamo dire che il rapporto qualità/prezzo è ottimo, quindi ci sentiamo di consigliartela se sei di passaggio!

San Quirico d’Orcia

Dopo l’abbondante colazione, siamo partiti alla scoperta del borgo di San Quirico d’Orcia, un paese di origine etrusca che è sempre stato importante per la sua posizione geografica e per la sua collocazione sulla Via Francigena.

Il suo territorio rappresenta il cuore della Val d’Orcia, paesaggio culturale riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Cosa vedere a San Quirico d’Orcia

È sottinteso che il modo che noi preferiamo per scoprire un luogo è quello di perderci nelle sue vie, però c’è anche da dire che il borgo è uno degli esempi più notevoli di urbanistica medievale del Senese, come si può notare visitando questi 5 luoghi:

  • La Collegiata, di stile romanico e gotico;
Cosa vedere a San Quirico d’Orcia
  • Palazzo Chigi, ora sede del Comune, è stato voluto nella seconda metà del XVII secolo dal cardinale Flavio Chigi e progettato dall’architetto Carlo Fontana;
  • gli Horti Leonini: si trovano nel cuore del centro storico e sono stati realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni;
  • la magnifica pieve romanica di Santa Maria Assunta;
Cosa vedere a San Quirico d’Orcia
  • la chiesa di San Francesco, detta chiesa della Madonna, che si trova nella piazza principale.
Cosa vedere a San Quirico d’Orcia

Tra l’altro, noi l’abbiamo visitato durante il terzo fine settimana di giugno, e proprio in questi giorni viene celebrata la Festa del Barbarossa!

Castiglione d’Orcia e Rocca d’Orcia

Come penultima tappa del nostro weekend, dopo aver mangiato al sacco, abbiamo visitato questi due piccoli borghi, che sembrano davvero essersi fermati nel tempo.

Facciamo una piccola premessa prima di raccontarti qualcosa: se puoi, non visitarli all’ora di pranzo perché fa davvero caldo; infatti, per questo motivo noi non ce la siamo sentita di arrivare alla Rocca, dalla quale puoi godere di una visuale a 360° sulla Val d’Orcia.

Castiglione d’Orcia

È un piccolo borgo prevalentemente agricolo e artigianale con poco più di 2000 abitanti; si trova arroccato su una collina della pendice settentrionale del monte Amiata e comprende anche i centri medievali di Rocca d’Orcia, Campiglia d’Orcia, Vivo d’Orcia e Ripa d’Orcia, e la località termale di Bagni San Filippo (che per mancanza di tempo, purtroppo, non siamo riusciti a vedere).

Il suo centro storico sembra davvero disabitato, ma ha un fascino tutto suo grazie alle sue vie e alle sue case medievali!

I punti principali da non perdere sono due, oltre la Rocca Aldobrandesca:

  • la Pieve dei Santi Stefano e Degna: di fondazione medievale, conserva un portale del ‘400 e alcuni affreschi della scuola senese del primo Cinquecento; mentre altre opere provenienti da questa e attribuite a Martini, Lorenzetti e Vecchietta, sono state trasferite nella Pinacoteca di Siena;
  • la piazza principale, dedicata al pittore Lorenzo di Pietro e sulla quale si affaccia il Palazzo Comunale e al cui centro si può trovare una fontana del ‘600.

Rocca d’Orcia

È una frazione di Castiglione d’Orcia, che un tempo fu centro di controllo sulla Via Francigena, un piccolo borgo molto tranquillo dove puoi rifugiarti, raggiungibile velocemente in auto. Puoi parcheggiare gratuitamente nel parcheggio lungo la Strada Comunale della Rocca e poi entrare nel borgo dalla Porta Senese vicina.

Rocca d’Orcia

Una volta superata la Porta e le prime case restaurate, scorgerai una vista stupenda sulla Val d’Orcia.

Proseguendo, si arriva alla Piazza della Cisterna, che costituisce il centro della Rocca, ed è chiamata così perché, appunto, al suo interno si trova la bella e grandissima cisterna ottagonale, “il più bel vaso che sia nello stato di Siena”.

Rocca d’Orcia

Altro punto da non perdere ma che noi purtroppo abbiamo saltato per il troppo caldo, è la Rocca di Tentennano, risalente al XII secolo e che fu poi donata negli anni ’70 e restaurata per essere aperta al pubblico.

Abbazia di San Galgano e la spada nella roccia

Abbazia di San Galgano

L’ultima tappa del nostro on the road toscano è stata la famosissima Abbazia a cielo aperto di San Galgano.

Dopo aver lasciato l’auto nel grande parcheggio gratuito, dirigiti verso l’entrata del sito e con un unico biglietto, che costa solo 5€ a persona, avrai incluse queste 3 visite: quella all’Abbazia, quella all’Eremo di Montesiepi e quella al Museo civico e diocesano di San Galgano (compresa la sua casa natale; queste ultime si trovano nel paese natale del Santo); purtroppo quest’ultimo non siamo riusciti a visitarlo per la mancanza di tempo!

Questa è stata la prima abbazia gotica ad essere stata costruita in Toscana, tra il 1218 e il 1288 dai monaci circensi.

Fu eretta in questo punto per il fiume, i boschi, le pianure coltivabili e le vie di comunicazione.

La comunità di San Galgano accolse importanti personalità finché carestia, peste e vari saccheggi la colpirono duramente.

Successivamente, il suo territorio distrutto da mercenari, costringendo così i monaci a trasferirsi a Siena.

Infine, nel 1786 un fulmine colpì il campanile che crollò sul tetto.

L’Abbazia venne poi sconsacrata nel 1789.

Una volta conclusa la visita all’Abbazia proseguite a piedi per il sentiero che in una decina di minuti vi porterà direttamente all’Eremo di Montesiepi, costruito tra il 1181 e il 1185 sul colle dove Galgano si ritirò in eremitaggio.

Al centro dell’Eremo si trova la roccia in cui il Santo infisse la sua spada come addio alle armi e atto di conversione alla pace.

Abbazia di San Galgano

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